Gli ingredienti per definire i nostri obiettivi di vita: il significato
By: dr.ssa Selena Tomei
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Gli ingredienti per definire i nostri obiettivi di vita: il significato
Assicurarsi delle entrate per pagarsi da vivere non è sempre sufficiente: serve anche che quello che facciamo abbia per noi un senso, un significato.
Di significato parleremo in questo nuovo articolo, andando a definire il secondo ingrediente necessario per definire i nostri obiettivi di vita.
Mantenersi da soli è senza dubbio importante e senza dubbio è fonte di gratificazione. L’attuale scenario sociale ci mostra come sia sempre più difficile per un figlio riuscire a conquistare lo status di adulto autonomo che è in grado di provvedere a se stesso, pertanto non ci deve sorprendere ne dobbiamo considerare di poco conto la gratificazione che deriva dal riuscire a provvedere a se stessi in maniera autonoma.
Ma il più delle volte il nostro obiettivo non è semplicemente riuscire a pagare le bollette a fine mese, almeno non solo. Abbiamo bisogno anche di sperimentare che quello che facciamo abbia un significato, non per gli altri, per noi.
E per conoscere questo significato dobbiamo scoprire quali solo le forze, le energie che si nascondono dietro le nostre passioni. Più, infatti, conosciamo noi stessi e le forze che guidano le nostre azioni, più facile diventerà prendere decisioni in merito le nostre scelte professionali che non si limitino a soddisfare i nostri obiettivi di guadagno ma che ci facciano anche sentire bene. Non si tratta ci capire solo cosa per noi è importante ma anche perché lo è, perché quella attività ci fa stare bene e ci genera gratificazione.
Ovviamente non è detto e non è scontato conoscere i propri perché o ciò che per noi ha un significato. Solo sperimentando possiamo capire se un ambito o una professione ci trasmettono quel senso, quel significato che cerchiamo e, allo stesso tempo, conoscere già i nostri perché può aiutarci a capire da dove cominciare a sperimentare.
Va benissimo avere solo un perché, ovvero solo una forza trainante che guida tutte le nostre azioni, o possiamo averne molteplici: non dobbiamo obbligatoriamente ostinarci a ricondurre tutte le nostre attività e tutte le nostre passioni ad un unico perché, non c’è una regola.
La condizione ideale a questo punto, sarebbe che tutte le nostre attività, tutte le nostre passioni, producano per noi sia guadagno sia quel significato che ricerchiamo. Potrebbe accadere che la realtà sia leggermente diversa, vediamo in che modo.
E’ sicuramente facile svilire un interesse, una passione che non produce introiti (sentirsi dire “perché perdi tempo dietro a questa cosa che non ti sta portando a niente” o frasi simili) e metterci in crisi. Ma quell’attività, quell’interesse potrebbe avere per noi un significato profondo pur non essendo collegata a degli obiettivi di guadagno e allo sviluppo della nostra carriera. Può semplicemente farci sentire bene e produrre altri tipi di benefici.
Dall’altro lato, andrebbe altrettanto bene impegnarsi in qualcosa solo per il ritorno economico, perché magari queste persone trovano senso nello stile di vita che le proprie entrate gli garantiscono (consulta per questo argomento l’articolo dedicato).
La verità sta anche nel mezzo, ovvero che le nostre vite abbiamo un senso sufficiente e che quello che facciamo abbia un impatto positivo sul mondo o almeno sul nostro contesto di riferimento.
Per aiutarti ad individuare i tuoi perché, ti propongo un semplice esercizio (che ho mutuato dai miei formatori e mentori).
Ripensa ad una occasione in cui ti sei sentito veramente vivo, felice ed entusiasta. Cosa stavi facendo in quell’occasione?
Dopo aver risposto a questa prima domanda, prova a chiederti ora perché amavi fare quella cosa, cosa ti spingeva a farla.
Puoi fare questo esercizio per tutte quelle occasioni in cui ti sei sentito vivo ed appagato, non deve essere necessariamente una.