La creatività è una abilità destinata a creare fortuna a chi sa coltivarla
By: dr.ssa Selena Tomei
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La creatività è una abilità destinata a creare fortuna a chi sa coltivarla
“La creatività è un’abilità destinata a fare la fortuna di chi sa coltivarla”
È questa la convinzione di molti studiosi che attribuiscono un’importanza sempre maggiore alla capacità di andare oltre la percezione comune delle cose.
Quanti di noi però sono soliti associare la creatività al talento piuttosto che ai cosiddetti “geni”? Difficilmente infatti, “osiamo” utilizzare la creatività per definire e identificare un’abilità o una competenza normalmente appresa.
La buona notizia, invece, è che la creatività si può apprendere, si può lavorare e sviluppare con l’esercizio. La cattiva notizia, al contrario, è che la maggior parte delle persone non la utilizza o piuttosto non è consapevole del potere del proprio pensiero creativo, rimanendo preferibilmente relegate nella propria zona di comfort.
Possiamo quindi scardinare la credenza diffusa, cioè che la creatività sia un talento, che alcuni hanno e altri no.
Dentro ognuno di noi c’è creatività, bisogna saper tirarla fuori.
Essere creativi significa, infatti, uscire dalla routine e abbracciare l’innovazione. Facendo leva su una mente dinamica ed elastica, capace di oltrepassare gli schemi mentali dominanti. E non si pensi che partorire un’idea creativa significhi necessariamente inventare qualcosa di complicato e impossibile. Al contrario, nella maggior parte dei casi, le idee più rivoluzionarie sono state e sono le più semplici da spiegare e da realizzare, quelle scaturite da un’intuizione fulminante e diretta.
Bisogna saper superare le abitudini e cimentarsi nella sperimentazione di qualcosa che abbiamo sempre lasciato fuori dalla nostra routine. Fare una strada diversa, ordinare un piatto nuovo nel ristorante di fiducia, ascoltare un genere musicale nuovo, leggere il libro di un autore sconosciuto: sono tutti espedienti utili a spianare la strada verso la meta da raggiungere.
Un’idea creativa è infatti, per definizione, un’idea originale (nuova e spesso sorprendente), rilevante (che ha un valore per chi ne fruisce) e vantaggiosa.
La creatività , quindi, è il “problem solving” con l’aggiunta di alcune caratteristiche chiave: rilevanza e innovazione. La rilevanza è il grado con cui un problema viene effettivamente risolto e deve poter essere verificata. Mentre l’innovazione è proprio quel grado di unicità o originalità che quella soluzione possiede.
È proprio questo legame tra creatività e innovazione che rende la prima un elemento oggi fondamentale nel mondo del lavoro: per tutte le aziende, infatti, è fondamentale innovare continuamente per andare avanti, migliorare se stesse, rimanere competitive e riuscire ad affrontare nuove sfide e problemi complessi che richiedono un grande sforzo dell’organizzazione e della stessa cultura aziendale.
In un contesto professionale ad alto tasso di competitività quale quello della quarta rivoluzione industriale, quindi, la creatività è una competenza chiave in grado di fare la differenza in un sistema economico sempre più in difficoltà.